mercoledì 18 maggio 2022

Aggionamenti sull'Ulysses

Ho quasi terminato Proteo/La spiaggia, dove Stephen Dedalus se ne va bighellonando lungo la spiaggia dipanando il dedalo dei suoi pensieri, e a noi questa libertà viene restituita sotto forma di flusso di coscienza, preludio a quel supremo flusso di coscienza, senza virgole e punteggiatura, che sarà l'ultimo capitolo. Cervellotico, pretenzioso, a tratti insopportabile, però a tratti anche divertente. L'espediente del flusso, una trovata allora ancora giovane, quindi fin troppo onusta d'entusiasmi, che non è solo flusso di coscienza ma anche del mare, sostanza proteica (nel senso di Proteo, dio dei fiumi e delle distese d'acqua nonché oracolo e mutaforma), a significare la mutazione, il divenire di tutte le cose, bla bla bla, ecc. ecc. ecc. Stephen passeggia sulla spiaggia, si dà alle divagazioni filosofiche, alle sue lamentazioni, vede un cane, scribacchia versi su un lembo di lettera (la lettera del Signor Daisy), piscia in mare all'arrivo della marea. Necrofilia di Stephen, descrizione minuziosa dei cadaveri, del cane, dell'uomo affogato, e conseguenti divagazioni erotiche. C'è da ammattire a trovare una prosa che restituisca tutto questo saltellare di palo in frasca senza strafare, senza inabissarsi e farsi trascinare sotto il pelo dell'acqua dalle astruserie di Dedalus/Joyce. Non vedo l'ora di attaccare con Mister Bloom, che almeno è più terra terra.

2 commenti:

  1. Sono al palo con un paio di libri, e nessuna voglia di forzarmi. Però mi hai ispirato: che sia il caso di rileggermi l'Ulisse? Letto mille anni fa, ancora mi turbina in testa...
    Vedremo.

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    Risposte
    1. Be', impegna, ma per le note c'è joyce project che è l'annotazione definitiva, in inglese.

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