"Alcuni, novellisti di professione, raccoglievan diligentemente tutte le voci, abburattavan tutte le relazioni, e ne davan poi il fiore agli altri." (Manzoni, I Promessi sposi, cap. XXX)
Questa del Manzoni potrebbe essere presa a epitaffio dei giornalisti, a maggior ragione oggi che ci improvvisiamo tutti tali spacciando per articoli inediti grandi assemblaggi di notizie trovate qua e là su internet: abburattavan tutte le relazioni, e ne davan poi il fiore agli altri.
La frase si riferisce a quelle persone che si erano ritrovate a ripararsi nel castello dell'Innominato, dopo la sua clamorosa conversione, per sfuggire ai lanzichenecchi. Le notizie delle razzie giungevano al castello, e i più ispirati ne traevano un riassunto facendo la media comparata fra il vero e l'eclatante, indirizzando il senso là dove volevano indirizzarlo. (bisognerebbe denunziare la scuola pubblica per aver ammazzato nelle persone la curiosità di leggere Manzoni).
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