venerdì 8 marzo 2013

Le cose stanno così, cioè ho sempre meno tempo da dedicare alle mie fantasticherie, e quindi sempre meno tempo anche per scrivere, non riesco più a conciliare i vari lavori con tutti il resto, alla fine della giornata non mi restano più energie, letteralmente. Potrei anche recriminare sul fatto che il lavoro mi toglie il piacere di dedicarmi alle mie vere passioni, ma ho deciso di non fare resistenza alla necessità, anzi, ho deciso di rendermela amica, dando la precedenza al trabajo, che è poi l'unica cosa che ci permette di vivere (per cosa non ci è dato comunque sapere). Il giorno che avrò più tempo libero, io lo so, ritornerò alle mie vecchie abitudini, ma per il momento non posso farci nulla, lo sappiamo bene, non siamo per niente liberi di vivere la vita come la vogliamo, nemmeno dentro a questo grande inganno che chiamano libertà. Perciò io qui ripudio ufficialmente il liberalismo, sperando un giorno di vedere finalmente realizzata la dittatura del tempo libero, amen.

1 commento:

  1. E' questa l'unica e vera rivoluzione. I cinquestellini l'hanno solo vagamente e intuito e forse involontariamente evocato: uno dei loro pochi meriti.

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