giovedì 6 febbraio 2025

Una cosa interessante dell'Ulisse, la dilatazione del tempo: pagine e pagine di flusso di coscienza e nonostante questo le azioni si rinnovano solo dopo qualche paragrafo, come se la coscienza stipasse la realtà infinitamente di più dell'istante che passa tra un braccio sollevato e un pugno calato sul tavolo. Mi sta facendo impazzire, non riesco a venire a capo di un episodio, la meta, invece che avvicinarsi, si allontana, si dilata come attraverso un grandangolo. 

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