sabato 1 luglio 2023

Avete mai cliccato sul tastino "Copertura completa" di Google News? Vi si aprirà all'istante la caleidoscopica cacofonia di tutte le versioni e di tutte le antinomie collegate a un determinato fatto di cronaca: è stata uccisa per 40 euro, no, per 30; ma forse il movente è un altro, si indaga sul movente: il presunto assassino era stato respinto, la ragazzina era incinta, no, non era incinta; la vittima si è difesa, no, non presentava ferite sulle mani, segno che è stata colta di sorpresa; è stata uccisa subito, no, forse da un mese, no, l'ultimo messaggio risale all'altro ieri, l'aveva chiamata il giorno prima, le scriveva su Instagram frasi di addio, no, si riferiva a un'altra ragazza, ecc. ecc. Ma il discorso valga per qualsiasi altra notizia che viene data su internet o in televisione: non ci sono più fatti, solo versioni. Ditemi voi se questo è il modo di dare le notizie, se la verità deve emergere dalla media ponderata di tutte le news, più o meno vere, più o meno fake, riferite al caso in questione. Ma la cosa più cretina è il continuo cicaleggio pedagogico (e perché i giovani non hanno più valori, e perché stanno tutto il giorno su internet) che ci viene propinato da quei mezzi di informazione che tutto il giorno contribuiscono ad alimentare quel narcisismo mediatico che viene poi indicato come il principale responsabile del degrado morale che colpisce le giovani generazioni: abbiamo in studio l'esperto che ci spiega come sono state inferte le 6 coltellate, restate con noi, dopo la pubblicità.

1 commento:

  1. però denoto una certa curiosità morbosa. fai come me: solo L'osservatore romano. infallibile.

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