È ufficialmente cominciata la quarta ondata, ci troviamo nuovamente nella necessità di salvare il Natale. Potremmo a questo punto porci le seguenti domande: il nuovo aumento dei contagi significa che non funziona il greenpass o senza greenpass ci sarebbero stati più contagi? Quest'ultima affermazione è la più comoda perché inverificabile, e poi il greenpass è diventato ormai incriticabile, come la dottrina marxista ai tempi dell'Unione Sovietica. E questo vaccino così leaky, cioè penetrabile, aiuta davvero ad arginare i contagi o serve solo a offrire protezione contro la malattia? Confrontando le curve dei nuovi casi e quella delle ospedalizzazioni parrebbe più vera la seconda ipotesi. E se fosse che il virus non scompare, che continua a girare anche in presenza di alti tassi di vaccinazione (abbiamo il caso scuola di Israele), non si potrebbero forse concentrare gli sforzi sulle cure ospedaliere? La narrazione spinge verso l'idea che il virus vada eradicato con la vaccinazione, è davvero così? Domande che non si possono fare per non mettere in cattiva luce l'operato del governo, col rischio di passare per sabotatori o alla peggio essere gettati nella fossa dei novax. E dunque ecco il supergreenpass, a cui seguirà probabilmente un megagreenpass e un ultramegagreenpass con rata finale, e una terza, una quarta e una quinta dose di vaccino. Un giorno il virus allenterà la presa per casi suoi e qualcuno ci verrà a dire, trionfante, che sarà stato tutto merito della sesta. Il legno è storto, ormai non si può fare più niente per raddrizzarlo.
giovedì 25 novembre 2021
Quarta ondata
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