Con la prepagata di babbo mi sono regalato Morte a Credito, su Kindle. Domani è il mio compleanno. Dicono che sia meno bello del Viaggio al termine della notte ma il paragone non si pone, il Viaggio è una perla irraggiungibile, un unicum, un Paganini che non si ripete. Ce li avevo già in cartaceo a Como ma la mia vita raminga, ultimamente, mi impone di portarmi appresso i miei libri preferiti. Ho già Il Mondo e Bulgakov, mi mancano Pelevin, Gadda, Savinio e Severino, mancano i Simenon, manca un po' di Bukowski che fa colore, ma è già un buon compromesso. Poi piano piano si può aggiungere. Ah, abbiamo trovato molto bello anche La vita agra, Bianciardi è come l'amico sul comodino, vien voglia di abbracciarlo. È molto bello portarsi in giro i libri nel tablet, si risparmiano un sacco di mal di schiena. Ce li leggiamo alla sera prima di dormire, a Como le leggevo i Maigret (cartaceo) in rigoroso ordine cronologico. Ci piace molto leggere alla sera. Era un po' rimasta in sospeso con Don Ciccio (Ingravallo), voleva sapere come andava a finire ma sempre su Kindle abbiamo trovato La casa dei ricchi, che è la riduzione del Pasticciaccio in termini cinematografici, non è l'originale ma almeno sappiamo chi ha ucciso la signora Liliana. Ho trovato anche delle assonanze fra Morte a Credito e i racconti de L'Adalgisa, ci stanno, Gadda e Cèline sono complementari. Non ci piacciono i libri sdolcinati. (e poi abbiamo Moby Dick che è come la Bibbia, traduzione Mondadori, traduzione Pavese e originale inglese).
Nessun commento:
Posta un commento