In un certo modo dobbiamo la fortuna di San Gennaro all'imperatore Diocleziano, croato, riformatore dell'Impero e grande persecutore di cristiani. Senza Diocleziano la Chiesa cattolica si troverebbe oggi di molto sprovvista in fatto di martiri e di santi. Sicché accadde che Gennaro, vescovo di Benevento, fosse messo a morte dalle autorità romane, ma Gennaro era un osso duro e gettato una prima volta dentro una fornace ne uscì praticamente crudo, comprese le vesti nel frattempo divenute ignifughe. Si ritentò quindi condannandolo alla sbranamento a mezzo fiere presso l'Anfiteatro di Pozzuoli, ma le fiere, poste di fronte al vescovo, non trovarono il coraggio di infierire. Sempre presso la Solfatara, ormai disperando di riuscire ad ammazzarlo, si decise come extrema ratio di condannarlo alla decapitazione. La tradizione vuole che durante l'esecuzione Gennaro si fosse portato un dito alla nuca per sistemarsi la benda davanti agli occhi e che proprio in quell'istante il boia calasse il colpo fatale. Questa volta niente trucchi, la lama spiccò di netto il capo del santo, e con il capo anche il dito. Il governatore romano tirò un sospiro di sollievo. Una donna, secondo alcuni di nome Eusebia, si precipitò a raccogliere il fiotto di sangue dentro due ampolle com'era in uso presso le corti quando si faceva il sanguinaccio. Quella stessa notte Gennaro apparve in sogno all'incaricato di raccogliere le sue spoglie mortali chiedendogli gentilmente se era possibile recuperargli anche il dito. Dito, capo e ampolle vennero conservate come reliquie, il resto del corpo tenuto da parte per le occasioni importanti. D'altronde per fare un martire ci
vuole anche un carnefice e dalla fantasia del carnefice dipende
generalmente la fortuna della rappresentazione. Una delle due ampolle è oggi semivuota poiché parte del suo contenuto venne sottratto da re Carlo di Borbone, il quale, divenuto re di Spagna, ne portò un poco con sé come segno di buon auspicio. Successive analisi di laboratorio hanno accertato che il sangue del santo si presenta alla vista di colore rosso cupo tendente al bordeaux, viscoso per la maggior parte dell'anno e liquido preferibilmente in presenza dei fedeli. Prima della performance è buona regola tenerlo un poco vicino al termosifone.
mercoledì 16 dicembre 2020
San Gennaro
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