Guarda che perizia, che lampi di classe, non sarà mica la Treccani ma vuoi mettere l'opera d'ingegno:
Poste le basi del suo edificio, Platone si dedicò a decorarlo con fregi e ghirigori. Usò la tecnica del dialogo poiché il suo maestro Socrate gli insegnò che la conoscenza scaturisce solo dal confronto. Il mondo delle idee fu chiamato Iperuranio, un luogo al di là della volta del cielo in cui vivevano la loro vita beata, quali lingotti chiusi in un caveau, tutti i concetti purissimi delle cose impure che popolavano la terra. E siccome non era solo un filosofo ma anche un poeta, affrescò le pareti con scene tratte dal mito in cui i concetti venivano spiegati per allegoria. Celebre l’affresco della caverna (stanza de La Repubblica) o quello dell’auriga (stanza del Fedro), in cui si mostra come l’anima sia come un carro trainato da una coppia di cavalli alati, l’uno, il bianco, portato all’elevazione spirituale, l’altro, il nero, tendente a riportarla alle cose terrene; il cocchiere dovrà dunque avere la perizia di tenere a bada i due destrieri e di condurli con mano salda verso l’Iperuranio, in cui l’anima si abbevera di conoscenze prima di cadere di nuovo nel suo oblio popolato di reminiscenze. [...]
Platone, Narrate Uomini.
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