Se cerchi il guizzo, l'acuto, il segno inequivocabile di un'intelligenza al lavoro, c'è poco da sperare leggendo gli articoli di giornale. La mia modesta opinione è che le nuove leve giornalistiche corrispondano più o meno a una grande massa di insipienti formati poco e male da una scuola più insipiente di loro, per non dire che trattasi quasi sempre di figli di e parenti di, e cioè che nell'ambiente vi è quantomeno una scarsa propensione al rinnovamento del pool genetico, e per questo vengono fuori prevalentemente zucconi. Adesso va di moda il fact checking e con questo fact checking pensano di guadagnarsi i galloni di bravi giornalisti, ma il fact checking implica il possesso di una capacità di analisi, di un'intelligenza eventuale, perché è pure facile dimostrare l'abbattimento di un aereo da parte di un missile, c'è la tecnica che ci assiste, meno facile è produrre una connessione inequivocabile fra un certo insieme di dati e un'azione di governo, tu vorresti mostrarmi una conseguenza mirabile fra questi e quella ma di mirabile c'è solo la volontà di dimostrarmi qualcosa che è più nelle tue intenzioni che nella realtà dei fatti. Insipienza, tutto è insipienza.
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