Dicevo: a che pro cambiare i governi se non cambiano gli italiani? Quando il riformista si accinge a riformare cosa intende riformare, le cattive abitudini o le disposizioni d'animo? Diceva Mussolini, se è proprio lui che l'ha detto, che non aveva creato il fascismo, l'aveva solamente tratto dall'inconscio degli italiani. Poi anche Mussolini ebbe a lamentarsi del carattere irriformabile dei compatrioti, che non gli venivano così guerrieri come aveva progettato. Morale della favola: l'inconscio degli italiani è come un elefante da un milione di tonnellate piantato nel mezzo del placido laghetto del riformismo, quello da anni gli gira attorno sciacquandogli le zampe, sicché l'italiano si fa riformare solo quando gli conviene, venuta meno la convenienza, l'italiano si disunisce e riprende il corso di quel suo astuto individualismo che ha dato al mondo il Rinascimento.
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