Ho cominciato a preoccuparmi meno della politica quando ho smesso di postulare l’esistenza di un piano ben organizzato dietro all’azione dei vari leader che di volta in volta si succedevano al governo, come per esempio Berlusconi prosecutore più o meno occulto del piano della P2, Prodi di quello dei tecnocrati mondialisti, Renzi di quello di Berlusconi, ecc. Non hanno un piano, nessuno ce l’ha. L’unico piano è mettere in atto tutti gli stratagemmi possibili per prevalere sull’avversario per quanto più tempo possibile. Il contenuto ideologico, se ce n’è uno, non precede l’azione ma la segue come un fatto accessorio, solo perché bisogna far finta di avere un piano per essere più credibili e non dare l’impressione di andare a tentoni, l’unico vero fine è l’affermazione personale del tifosotto che non vuole darla vinta ai tifosotti avversari, non c’è altro. Il vero pericolo casomai è che questi quattro scemi per assecondare i propri svaghi personali diano la stura a mostruosità ideologiche che poi non riescono più a controllare.