Guardate che le rivelazioni di Medvedev captate in un fuori onda sono straordinarie, e noi qui a concentrarci sulle nostre piccole crisi di governo. A Berlusconi un giorno hanno consegnato una valigetta contenente i codici del sudoku e una cartella top secret intitolata "Gli extraterrestri sono tra noi e portano la quinta" (a Berlusconi gli alieni non fanno paura, bastano che abbiano la figa). Io stesso credo di essere un extraterrestre in sonno (porto la quinta di reggipalle), si spiega così la mia pressoché completa assenza di stimoli sociali innati che mi porta a guardare l'umanità da una distanza siderale. Il ventun dicembre gli alieni della casa madre lanceranno un sibilo percepibile solo da noi infiltrati e dai cani del canile municipale di Prestino e finalmente capiremo tutto, come ad esempio chi è perché ha deciso di scombinare tutte le lettere dell'alfabeto sulle tastiere qwerty ("qwerty" è la parola più semplice da scrivere su una tastiera qwerty, la sua semplicità di esecuzione contiene allo stesso tempo qualcosa di rivelatore e di esoterico). E' facile nascondere gli alieni agli occhi che non vogliono vederli, nel corso dell'ultimo secolo la nostra credulità è stata talmente ridicolizzata dalla razionalità imperante che persino se un alieno ci apparisse improvvisamene davanti per scomparire poi in una nuvola purpurea ci domanderemmo comunque dove sta il trucco. Comunque gli alieni non si sono mai trovati così fuori luogo come nelle feste a villa Certosa, per questo ultimamente stanno confluendo tutti nel movimento a cinque stelle.
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