Ad avere più tempo si potrebbero scrivere cose davvero divertenti su Angelino Alfano, questo povero disgraziato, il più bel fico del bigoncio, che si era ritrovato improvvisamente catapultato alla guida del più grande partito del centrodestra, non si sa bene per quali meriti. Hanno provato a farne un leader ma non ci sono riusciti, troppo meridionale, non teneva le palle, troppo avvocatino della famiglia bene siciliana per scaldare i cuori dei cumenda del nord. E' il destino che capita a chi è stato paracudato nelle stanze dei bottoni senza l'investitura popolare, lo saprà bene anche Monti, da un giorno all'altro può capitare che ti tolgono il saluto e buonanotte al secchio. Sono i rischi del mestiere, Angelino, così impari a metterti nelle mani di un padre padrone volubile e facilmente irritabile. Ce l'aveva quasi fatta, i genitori avevano già preparato gli arancini, ma niente, c'est la vie, sarà per un'altra vita.
"[...] commissiona, e un giornale locale lo pubblica, un sondaggio nel quale il
70 per cento dei siciliani ha un sogno solo, andare a cena con Angelino
Alfano". Dal Catalogo dei Viventi 2009.
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