Scampoli di ben altre civiltà: Frecciarossa 5514 proveniente da Salerno Centrale, aria condizionata a mille, persone coi golfini, a Roma Termini sale una famiglia di giapponesi in vacanza, padre, madre e figlia. Il treno parte e pochi minuti dopo i tre si tolgono le scarpe in segno di rispetto, indossano pedalini bianchi di un bianco impeccabile, quelli della figlia tempestati di cuoricini rosa. Sul lato finestrino la quarta passeggera, riccioluta vajassa dai capelli corvini con occhialoni a 24 pollici, finge indifferenza infilandosi una maglietta grigia a sacco su zinne e vrazzi per proteggerli dal freddo. Tutti si mettono a dormire, il giapponese una sfinge, la figlia reclinando dolcemente il capo sul quale ricadono a ciocche i deliziosi capelli neri. Ahimé gli impeccabili si svegliano in tempo per scendere a Firenze, al loro posto salgono due giovani inglesi, lui faccia da Breivik con barba a ciuffetti, lei da artista del cinema con naso camuso alla Ellen Barkin, ma questi qui stavolta non si tolgono i sandali dimostrando quanto siano cafoni e irrispettosi nei confronti dell'Italia e dell'Alta Velocità.
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