La digitalizzazione del rapporto medico/paziente è buona cosa, la chiarezza incontestabile dei caratteri stampati in vece delle zampe di gallina che i medici usavano vergare sui foglietti delle prescrizioni facilita di molto la vita ai farmacisti che dovevano precedentemente passare alcuni importanti esami di grafologia. In passato i medici erano tenuti a scrivere male apposta per questioni di prestigio sociale, sorpresi a scrivere a chiare lettere Mibefradil o Dexfenfluramina venivano immediatamente espulsi dall'ordine e ricoperti di piume e catrame. Celebre il caso del primario di pneumologia che vinto il primo premio a un corso di calligrafia dichiarò di essere imbianchino per non finire nei guai. Per fortuna il mondo va avanti e non accadono più certe cose che ormai ci fanno solo sorridere, e tutto questo grazie al progresso.
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