martedì 24 gennaio 2012

Popolo di naufraghi


Ita est, ergo ita sit

La situazione è questa: ci prendono tutti per il culo. A questo punto sembrerà che tutto il materiale umano presente sulla penisola sia perlopiù scadente e difettoso, e che se l'Italia bene o male è arrivata fin qui lo si deve più che altro a una fortunata sequela di botte di culo, a quella causa occasionale che vuole Dio misericordioso coi mentecatti e le simpatiche canaglie. Ma Dio Santo, un solo naufragio non può fare da spartiacque per un'intera nazione, che dobbiamo fare per invertire il corso degli eventi e riabilitarci agli occhi della storia, offrire il comandante in olocausto alle divinità dello spread? La sua testa in cambio di un differenziale sotto i 400 punti, è uno scambio equo.

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