La questione è anche un'altra, che per un superministro come Tremonti che fa dell'austerity e della sobrietà di bilancio un marchio di fabbrica, venire a sapere che si fa pagare un appartamento, a Roma, da un suo stretto collaboratore e per giunta a sua insaputa e per un importo pari a 8.500 euro mensili, voi capite, la gente comune non capisce. Noi che siamo gente di mondo capiamo benissimo le necessità di un grande economista di livello mondiale, ma la gente comune, quella a cui ci si era rivolti fino all'altro ieri con quei tartufati "vedete, sono uno di voi, sto dalla vostra parte contro i banchieri", insomma, questa gente comune non ci mette molto a fare due più due. Che sia o meno un'altra vittima del metodo Boffo la sostanza non cambia, se cade in disgrazia Tremonti cade anche quel poco di credito internazionale che ci fa argine contro gli attacchi speculativi. Bisogna evitare in tutti i modi che cada il superministro, foss'anche impagliato, ma una figura di garanzia da spendere sui mercati internazionali bisogna a tutti i costi tenerla in vita e bisogna anche volerle bene, magari un cartonato che muove gli occhi e la bocca, un pupo siciliano ma fatto bene, qualcuno che lo sappia imitare e che infinocchi quei finocchi di Standard & Poor's.
(la manovra)
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