giovedì 31 luglio 2025

Siccome, pare, è d'obbligo avere un'opinione sulla Palestina, io non ce l'ho, e sia chiaro che non vuol dire che non me ne importa, è solo che trattasi di questione grave, per giunta smanacciata da tutti come uno straccio mencio, e io nel frattempo ho smesso di fingermi giornalista. Oltretutto sono dell'opinione che anche i giornalisti, i quali tuttavia ne avrebbero titolo, dovrebbero smettere di occuparsene, almeno nel modo in cui sono costretti a farlo dal loro contratto di categoria, oppure dall'etica professionale, per chi ci crede. A forza di farne commercio è diventato argomento da salotto, come per i bambini del Biafra che morivano di fame quando sono nato io. E oltretutto si deve dar ragione a uno e torto all'altro, sotto lo sguardo vigile dell'opinione pubblica che ti scruta con la stessa rogna che ci metteva al tempo della pandemia quando ti trovava in giro senza mascherina. Dio ci salvi dagli statisti dell'internet.
L'autogrill Villoresi Ovest è un pezzo bellissimo di architettura Space Age da far invidia a I Pronipoti (The Jetsons, Hanna & Barbera, 1962), una volta mi ci ha portato mio padre quando esisteva ancora la struttura originale e non questa ricostruita di sana pianta come la nave di Teseo. Quando il saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito, e infatti tutti i padri costituenti dell'internet ora si ricorderanno dell'Autogrill Villoresi Ovest solo per questi quattro statisti che ci si sono litigati per la Palestina.

sabato 26 luglio 2025

Nella Bassa mantovano-ferrarese il liscio era un'istituzione, così, quando si trattò di pensare a un'attività per il "putìn" che se ne stava tutto il giorno in casa a studiare sui libri, pensarono bene di mandarlo a scuola di liscio. Pensate a un giovane Leopardi costretto dal Conte Monaldo a prendere lezioni di liscio, gli oltraggi che subiamo da giovani ci segnano per il resto della vita.

venerdì 25 luglio 2025

I formidabili piccioni dell'hidalgo Gonzalo Pirobutirro d'Eltino

"altresì adduceva la favola, in aggiunta di quel di sopra, come nel corso di tutta una interminabile estate egli non avesse cibato se non aragoste in salsa tartara, merlani in bianco con fiotti di majonese, o due o tre volte il peje-rey; e piccioni arrostiti in casseruola con i rosmarini e le patatine novelle, dolci, ma non troppo, e piccolette, ma di già un po' sfatte, inficiate, queste, nel sugo stesso venutone da quegli stessi piccioni: farciti alla lor volta, secondo una ricetta andalusa, con l'origano, la salvia, il basilico, il timo, il rosmarino, il mentastro, e pimiento, zibibbo, lardo di scrofa, cervelli di pollo, zenzero, pepe rosso, chiodi di garofano, ed altre patate ancora, di dentro, quasiché non bastassero quelle altre messe a contorno, cioè di fuori del deretano del piccione; che erano quasi divenute una seconda polpa anche loro, tanto vi si erano incorporate, nel deretano: come se l'uccello, una volta arrostito, avesse acquistato dei visceri più confacenti alla sua nuova situazione di pollo arrosto, ma più piccolo e grasso, del pollo, perché era invece un piccione."

C. E. Gadda, La cognizione del dolore

giovedì 24 luglio 2025

Paradise Lost

"Rissa per una partita di scopa al centro anziani: urla, pugni e una dentiera saltata. Il caso in Brianza"

Fioccavano come raudi nella mortifera calura del meriggio mediopadano i porco d. e i dio c., nonno veniva pagato in Boeri che puntualmente portava a casa per il suo "putìn" (il "putìn" ero io), avevano il sapore della vittoria, gustavali con grande godimento guardando il mondo attraverso l'incarto rosso, un mondo rosso all'aroma di maraschino. Uomini in gilet e cappello di feltro smoccolavano e tiravano pugni sui tavoli, ci si assopiva con le finestre aperte cullati dal suono di quelle imprecazioni: "cosa dicono, nonna?", "nient, i bestèmia". Litigavano per le carte ma era solo teatro, spento l'eco dell'ultima saracca, inforcavano la bicicletta e se ne tornavano a casa dalle mogli ripresentandosi dopocena per la rivincita. Era un mondo adulto, si viveva da pensionati.

martedì 22 luglio 2025

Decimo comandamento

I figli dei ricchi che vanno in rehab perché hanno avuto un'infanzia difficile, con i figli si sbaglia sempre, hanno tutto e non va bene, non han niente e vanno arubbare, con i figli va un po' a fortuna, come coi calzini. C'è chi a quattordici anni gestisce già la sua piccola azienda con la mancetta settimanale e chi invece la usa per comprarsi la droga, non è facile essere figlio di, certi cognomi sono pesanti da portare, le donne ti cercano solo per i soldi, lo sviluppo affettivo può risultarne compromesso (per fortuna c'è l'emotional trainer). Poi c'è da mettere in conto l'invidia di noi poveri che facciamo battute, gli haters, l'odio sociale, si aggiunga il costo delle guardie del corpo, quello dei privé prenotati, quello dei nani affittati, per colpa nostra non possono vivere una vita normale, disperati, si mettono a pippare. Allora meglio comprar dai cinesi, stare in affitto coi mobili usati, metti che in America se uno ha successo sono tutti contenti, portati ad esempio, studiati dai scienziati, qui da noi i ricchi sono invece cafonal e lo stato ci tassa il Ferrari: una nazione che odia i suoi ricchi è una nazione perduta.

martedì 15 luglio 2025

Bhavacakra

"Ogni volere scaturisce dal bisogno, dunque dalla mancanza, dunque dalla sofferenza. L’appagamento mette fine ad essi; tuttavia, per un desiderio che viene soddisfatto, almeno dieci non lo sono; inoltre il desiderio dura a lungo e le richieste tendono all’infinito, mentre la soddisfazione è di breve durata e concessa con parsimonia. Anzi, la stessa soddisfazione finale è solo apparente: il desiderio appagato lascia subito il posto a un desiderio nuovo; il primo è un errore che è stato riconosciuto, il secondo un errore che ci è ancora sconosciuto [...] Andare a caccia o darsi alla fuga, temere una sciagura o tendere al godimento sono essenzialmente la stessa cosa: la cura di una volontà che esige sempre di nuovo e che, in qualsiasi forma si presenti, riempie e agita incessantemente la coscienza; senza quiete, però, non è possibile alcun vero benessere. Così il soggetto del volere rimane sempre legato alla ruota di Issione, attinge sempre con il setaccio delle Danaidi, è Tantalo che eternamente si strugge."

Il Mondo, Libro III, paragrafo 38

venerdì 11 luglio 2025

In sanscrito lo chiamano saṃsāra, noi con un felice termine calabrese la chiamiamo ciutìa, la ciutìa del mondo, la quale comprende tutto l'arco istituzionale nazionale e internazionale, ogni singolo pupo del teatrino politico, di qualsiasi fede e colore, dal più insignificante amministratore locale alle più alte cariche europee, i Donald Trump, che ne sono compresi di diritto, ma anche i Putin e i Netanyahu, tutti gli Hamas del mondo, in generale tutte le forme di violenza e di volontà di potenza, le politiche climatiche, i nunzi apostolici, la fiducia nella scienza, gli analisti economici, in breve tutto il mondo che conta, la salvezza è dove non si trova quel mondo.

giovedì 10 luglio 2025

La verità sul tennis

Tiferei Anisimova per via del petto, ma ricordiamoci che Świątek era quella che si allenava con il nastro adesivo sulla bocca ammettendo di non sapere il perché ma era quello che le ordinavano di fare. 

Orchidee selvagge

L'orchidea è un fiore sensuale, sotto ha i rizotuberi e sopra i fiori a forma di vagine, e come le vagine sono molto delicati e molto difficili da far aprire, fioriscono solo dai fioristi, a casa, quando va bene, crescono solo i bastoncini, in definitiva vale per le orchidee quello che vale per le vagine: mai mollare.

mercoledì 9 luglio 2025

Noi dobbiamo considerare Trump e Musk come due forme di patologie congiunte, come un caso di comorbilità, come diabete e malattie cardiovascolari, e la sinistra come la malattia autoimmune che fa da terreno di coltura.

Estinzione

L'intelligenza è sterile, più un popolo si fa intelligente e meno si applica a moltiplicarsi, questo in osservanza di ciò che il senso comune intende per intelligenza, mentre si moltiplica dove l'umanità sembra non avere più scopi, come per esempio fra i rigagnoli di una favela. L'intelligenza della natura è altro rispetto a quella degli uomini, quella degli uomini assomiglia più a una forma di megalomania, quella della natura è un paziente raziocinio. Più osservo la ragione umana nel suo complesso e più la trovo sciocca, per contro quel che nella natura sembra ottusità è invece la sua assennatezza, l'estinzione sarà il suo scrollarsi di dosso un granello di polvere.

Mi dicevano: scrivi semplice che ti devono capire anche le signore che non leggono i giornali (ma se non leggono i giornali allora che scrivo a fare? Leggono Facebook), allora io scrivevo: la vittima intratteneva rapporti con uomini davanti al marito (moto di indignazione delle signore che leggono Facebook seguito da spintarelle di gomito), spunta anche il farmacista (in ogni storiella piccante che si rispetti spunta sempre un farmacista perché in quanto uomo di scienza è ateo e privo del comune senso del pudore), aveva anche un amico (indugiare con malizia sul termine "amico"), erano andati tutti e tre insieme in campeggio (e qui, va da sé, uno più uno fa due e due più uno fa tre), Renato Zero e Patti Pravo, pazza idea e il triangolo, la signora che legge Facebook a questo punto ha tutti i luoghi comuni sparpagliati sul tavolo e procede da sola al montaggio della notizia, ne escono una cinquantina di sfumature di grigio che sono ormai diventate unità di misura internazionale del grado di sporcaccioneria, come i campi da calcio per le piramidi d'Egitto. Facebook è una biologica.

martedì 8 luglio 2025

L'Italia col fiato sospeso per il gomito di Sinner e del mio stiramento del deltoide nessuno se ne cala. L’uomo comune, questa merce di fabbrica della natura, che ne produce ogni giorno migliaia di esemplari, come diceva Schopenhauer, intendendo il comune figlio della terra che, completamente riempito e soddisfatto dal presente consueto, si adegua ad esso, e si pasce quando può di fama e di notorietà, mentre io, esemplare unico forgiato dalla musica degli Ainur, completamente misconosciuto soffro nell'ombra le mie miserevoli pene. Ma un giorno, posti di fronte al tribunale celeste, spiegheremo a tutti che il gomito di Sinner era più importante perché lui giocava al giuoco del tennis, e tutti i santi del paradiso all'unisono eromperanno in grasse risate, con la sola esclusione di santo Leone XIV, perché Jannik Sinner gli aveva regalato una racchetta quand'era ancora mortale. Io penso che gli sportivi siano gli uomini più inutili sulla faccia della terra, e proprio per questo celebrati dagli altri altrettanto inutili uomini che la popolano.

Come Craxi a Sigonella

Anche voi avete ricevuto la letterina di Trump dove vi comunica l'aumento dei dazi al 40% su tutti i prodotti che potreste esportare negli Stati Uniti? Io l'ho ricevuta proprio stamattina, mi dà tempo fino al 1° agosto per prostrarmi faccia a terra e mettere le mani sulla nuca, dopodiché scatterà anche per me la proibizione di consumare prodotti americani su tutto il territorio nazionale a meno che non eserciti un'esplicita pressione sul mio governo per togliere l'Iva su Coca-Cola e prugne Sunsweet della California, be', poco male, ho pensato, tanto io prendo il Dulcosoft per andare in bagno, penso che non gliela darò vinta.

Sport

Il calcio non dà gioie, la Ferrari mette angustia, non ci resta che trepidare per il tennis quantunque Sinner non dia più garanzie come una volta. Personalmente il tennis non mi attira, fatico a distinguere la pallina, e ogni match appare ai miei occhi come un frenetico balletto tra due tizi in braghette e scarp de tennis che vanno a caccia di mosche, non va meglio con le donne, le cui avvenenze non giustificano la fatica di tutto quello scapicollare da una parte all'altra del campo, sebbene Arina Sabalenka abbia caviglie più fotogeniche di Elina Svitolina. Rimpiango i bei tempi di Simona Halep prima dell'intervento, Di Arancia Sanchez che si infilava le palline sotto le mutande, dei piloti di Formula1 che sembravano dei Baroni Rossi appena smontati dall'aereo, dei calciatori coi baffoni e dei tennisti capelloni che si fidanzavano con le cantanti calabresi, oggi non distingui più una mezzala da un campione di freccette o di pingo pongo, li fanno tutti con lo stampino. A noi è il telefonino che ci ha rovinati, da quando c'è il telefonino i bambini non giocano più a pallone in mezzo alla strada, mancano di riflessi, e invece dei Gennari Gattusi ci nascono tanti insignificanti Felici Sciosciammocca che non sono capaci manco di qualificarsi pei mondiali (nel calcio è importante anche il cognome, Łukasz Merda difficilmente avrebbe potuto vincere il Pallone d'Oro).

Spiagge

Nostalgia delle signore tettone che piantavano lo sgabello in mezzo ai sassi e con indefessa fissità stazionavano tutto il giorno sotto il sole spalmandosi crema solare sui tricipiti penduli ed estraendo a getto continuo mezzi di conforto dalle borse frigo come tante Mary Poppins. Con accento strettamente campano, in osservanza del metodo Montessori, negavano ai brustoliti nipotini la ri-immersione nell'acqua dopo aver constatato la colorazione bluastra delle labbra e il raggrinzimento delle dita, e rafforzando il monito con certi scappellotti a piene mani da fargli roteare le testoline di 360° come nell'esorcista, seguivano sceneggiate napoletane dei suddetti nipotini, che erompevano in pianti dirotti tirando su col naso e scartando di soppiatto un gelatino per rappresaglia. Li ho sempre odiati quelli che al mare sapevano sempre cosa fare, che calciavano lontano il pallone in mezza rovesciata e andavano a riprenderselo al largo sbracciando come labrador, io che mi sceglievo apposta i boxer con le tasche per infilarci almeno le mani. Già allora il sole mi coltivava cellule tumorali sulla pelle, anche sotto l'ombrellone il riflesso del sole sopra l'acqueo piano mi arrostiva come un'aragosta, io, pallido merluzzo norvegese, a mancarmi è piuttosto lo spettacolo di varia umanità e qualche bel sederino a violino, e mistiche trasparenze di tope pelosissime sotto i costumi infradiciati che ogni tanto mi allettavano gli occhi e lo spirito ripagandomi delle tante sofferenze.

venerdì 4 luglio 2025

Dicevo che le convinzioni politiche sono i diavoli del mondo, fatte apposta per gettare discordia. E infatti, secondo un'etimologia diffusa, il diavolo è appunto colui che divide. Si perdono amicizie per le convinzioni politiche, quando qui più che altrove occorrerebbe raggiungere invece un nirvāṇa e liberarsi da questi diavoli che in questo mondo vengono presi tanto in considerazione: discorso della messa in moto della ruota del dharma per colpire gli errori che ci rendono infelici.

giovedì 3 luglio 2025

Antò, fa caldo

Caldo fa caldo, ma che il caldo sia anche da annoverare tra le cause del cedimento dell'insegna delle Generali sul grattacielo di Milano mi pareva un po' esagerato, perché a leggere le notizie sembrava come se i tralicci d'acciaio che reggevano la struttura si fossero fusi, a 1300 gradi Celsius (3000 gradi fahrenheit, come il maledetto caffè della signora Pina). Insomma, quando attaccano con una fola, non c'è verso che la piantino, da qui ai primi di settembre sarà tutta un'emergenza caldo e il caldo sarà responsabile anche delle morti sul lavoro, il quale, si è scoperto solo quest'anno, ha bisogno di un protocollo caldo emanato dal governo perché altrimenti la gente muore sotto il sole, come del resto moriva, eventualmente, anche ottant'anni fa (vedi: ondata di caldo del settembre 1946). D'estate si suda, ragazzi, c'è niente da fare.