Una volta il comunismo era sogno di nuovi orizzonti artificiali, di dominio dell'uomo sulla natura, trasformata e resa docile a colpi di ruspe e d'acciaio (le ciminiere di Togliattigrad svettavano più alte dell'Empire State Building), oggi no, oggi i giovani antagonisti sembra che guardino più a Rousseau che a Lenin, al buon selvaggio più che a Gagarin, al propellente, agli ossidanti, alle reazioni chimiche che spingevano il comunista in orbita alla conquista dello spazio e allora mi domando: perché? Pure Camusso appoggia la Tav, si vede che è uno della vecchia guardia. Questi giovani stanno tradendo lo spirito del comunismo per darsi a una visione un po' ingenua e anarchoide del creato, deista più che atea, hanno più degli amish che dei soviets, si scagliano contro lo scempio paesaggistico e intanto tengono i fustini di plastica in giardino: il futuro è di chi detiene i mezzi di produzione, non dei luddisti (stai a vedere che qualcuno mi prende sul serio).
No non ti preoccupare non c'è il rischio che qualcuno ti prenda più sul serio!
RispondiEliminaUn Sorriso
E' caos totale, nemmeno gli amish sono più quelli di una volta: hanno sostituito la pace agreste con la guerra delle barbe tagliate...
RispondiEliminaP.S. Una prece per la povera cagnetta Laika :-(
Un po' sul serio vai preso, invece. L'antagonismo odierno non ha nulla del "comunismo" storicamente inteso, o di quello movimentista di 40 anni fa. Dubito che le masse "antagoniste" in primis abbiano anche solo basilari nozioni in materia. Comunismo, Fascismo, Anarchia. Roba per la moda ormai. Solo il dualismo ricco/povero resta insuperato ed attuale, affiancato prepotentemente da quello onesto/disonesto. La consapevolezza è roba da cani sempre più sciolti e solitari, immersi impotenti nel mare magnum dell'ignoranza. D'altronde anche Ferretti se ne è tirato fuori :)
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