Essendo attualmente ravvolto nell'amore come il Tannhäuser sul Monte di Venere la questione scabrosa della crisi di governo mi appare distante come una scaramuccia vista dalla sommità di una montagna incantata, ma che ci hanno da baccagliare, da agitarsi tanto come galline, come se non si fosse capito come andava a finire, sicché, di nuovo, la solita commedia: del finto offeso, del chiedo al poppolo i pieni poteri, che strazio... l'amore attende, un peccato farlo aspettare.
Così mi piaci.
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