lunedì 8 luglio 2024

Nel 1948, alle elezioni della neonata Repubblica Italiana, si presentò il Partito Unionista Italiano, scopo del partito era l'annessione dell'Italia agli Stati Uniti d'America. L'annessione era da leggersi nell'ottica di un più ampio quadro politico mondiale che avrebbe visto il governo degli Stati Uniti d'America annettere "tutte le nazioni libere e democratiche del pianeta, in modo da trasformarsi in un governo mondiale di tipo federale, in grado di mantenere la Terra in una condizione di pace perpetua". La formazione ebbe vita breve e raccolse scarsi risultati elettorali non essendo stata avallata dagli stessi Stati Uniti che avevano nel frattempo scelto la DC come proprio luogotenente in Italia. Apprezzo il tentativo, se non altro per l'onestà intellettuale. La rovina elettorale, per giunta, comprova in un certo senso la buona fede dei promotori. Me li immagino, questa specie di giurati della Pallacorda, stringere tra di loro il patto unionista in nome dell'umanesimo universale, pindaricamente stupefatti della loro idea di pace perpetua, senza mettere in conto tutti i futuri Vietnam e Coree, i Nicaragua e i Guatemala. Sull'utilità e il danno degli utopisti per la vita. (gli Stati Uniti, egemoni culturalmente, perseguono nel frattempo l'unionismo per vie più ufficiose).

2 commenti:

  1. infatti, poi ci fu la Nato, che venne prima del Patto di V.
    c'è da chiedersi come fosse possibile che Vittorio Emanuele Orlando accettasse la nomina a presidente onorario di questo Movimento.

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