sabato 31 dicembre 2016

Castaway

Che sto rincoglionendo lo vedi anche da certi particolari, per esempio l'altro ieri, quando sono andato a farmi la medicazione, stavo aspettando il bus bello disteso su un divanetto della hall quando non te lo vedo arrivare stranamente in anticipo? Bah, mi dico, sarà che aspetterà l'orario di partenza, io intanto salgo. Macché, appena salgo parte, e io pure a domandarmi il perché, finché lo vedo svoltare per una strada che non conosco, e io ancora lì a non capire, con lo sguardo un po' ebete della mucca che guarda passare il treno: avevo sbagliato autobus. Scendo alla prima fermata utile come se niente fosse, giusto per non farci la figura del pirla. Ventitré anni che abito a Como e mai vista prima quella zona. Aiuto, dove mi trovo? Mi sono perso, lontano da casa e dagli affetti, chiamate le unità cinofile! Per fortuna ho Google Maps ma la giornata è splendida e il sole congiura per battermi proprio sul display da ogni angolazione, morale della favola: non ci vedo un cazzo. Attorno a me casermoni inquietanti tipo le Vele di Scampia, se non altro non c'è in giro nessuno, mi dico, nessuno che mi può pugnalare proprio lì, in pieno giorno, e con quel sole... cammina cammina arrivo su una strada principale, la mia speranza è che sia la Varesina, invece è Via Giussani (mai sentita prima, o meglio, sentita, sì, ma per sentito dire). A naso mi pare che sia giusto scendere invece che risalire e il mio naso alla fine ci prende, sbuco davanti alla Coop, località Ca' Morta, praticamente al limite della zona urbana. C'è di buono che da lì conosco la strada ma mi fanno male i piedi e son già sudato come una bestia, un po' per la rabbia e un po' per lo spavento. Da lì in poi mi sento più tranquillo, devo farmi circa due chilometri a piedi ma lavoro in zona, sento già aria di casa. Ma volete sapere qual è la cosa più divertente? Quell'autobus sarebbe comunque sceso a Como dopo aver fatto il giro più largo, bastava solo aspettare. Una badante, ho bisogno di una badante.

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