domenica 29 maggio 2016

Scelte di pancia

Dal punto di vista della logica, logicamente parlando, una democrazia resta tale finché sono previste elezioni, per cui sulla riforma costituzionale dovremo affidarci a qualcosa di diverso dalla logica per distinguere il bene dal male. Se vince il Sì, dicono, avremo una specie di alternanza di dittature mascherate e un governo forte che ridurrà il parlamento a mero esecutore delle sue direttive. Se vince il No, dicono, continueremo ad essere ostaggio degli inciuci, della compravendita dei parlamentari, del trasformismo, se vince il No l'Italia continuerà ad essere quella di sempre: instabile, voltagabbana, intrallazzara. Allora vedete bene che nella scelta del Sì e del No le ragioni emotive prevarranno, come sempre, su quelle della logica, è il destino della politica (in altre parole non credo che vi sia un'argomentazione logica inoppugnabile in grado di ergersi al di sopra delle parti, molta della logica applicata alle scienze umane non è che emotività mascherata, paura, speranza e capziositá). (Per esempio io mi faccio sempre guidare dalla paura, altro che logica).

9 commenti:

  1. "logicamente parlando, una democrazia resta tale finché sono previste elezioni"

    interessante punto di vista.
    che fa del Vaticano una democrazia.
    e anche del Sacro Romano Impero.

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    1. Mah, non lo so, ci sono le elezioni a suffragio universale in Vaticano?

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    2. ...il suffragio è ristretto ovunque - continuo a essere d'accordo.

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  2. in Cina oggi, nell' Urss ieri, erano previste. In Inghilterra non sono previste quelle del capo dello stato. Non sarebbe meglio abbandonare il termine "democrazia" dato che nessuno ha mai capito in cosa realmente consista ?

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    1. Se si pensa troppo il concetto di democrazia si arriva a capire che non potrai mai esistere, ma il termine, nell'uso corrente, si riferisce pure a qualcosa. In Italia esistono movimenti e partiti in grado di garantire la pluralità delle proposte politiche, le quali vogliono occasionalmente prevalere le une sulle altre, che poi non si vada comunque a parare da nessuna parte è un altro paio di maniche.

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    2. mi permetto di dissentire. Anche in Cina adesso c'è una pluralità di proposte politiche, tutte naturalmente interne al Partito Comunista, che non è ovviamente monolitico. Per accedere a queste proposte un cinese non deve far altro che iscriversi al partito. Dunque, la superiorità della democrazia starebbe solamente in questo, che un cinese se vuole concorrere alla formazione delle decisioni di interesse collettivo deve fare lo sforzo di frequentare una sezione, mentre un occidentale può semplicemente mettere una crocetta ogni 5 anni ?

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    3. Mi permetto di dissentire. Almeno in Italia abbiamo le forze antisistema che possono legittimamente aspirare alla guida del paese (poi io è da anni che dico ai cinesi: concedete una democrazia apparente, cambiante tutto per non cambiare niente, farete tutti felici e tutto rimarrà come prima).

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    4. mi permetto di dissentire...vabbè...magari un'altra volta E' una vita che soffro di depressione intermittente. Non ho trovato rimedi, solo tre palliativi: camminare, suonare il flauto, studiare matematica.

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    5. Anch'io soffro di depressione intermittente, si avanti appunto a palliativi.

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